23 apr 2011

Musiné

Il monte Musiné, che apre la valle di Susa, è perfettamente visibile da Torino con la sua enorme croce ed è una delle gite "fuori porta" più gettonate da chi vuole tenersi allenato anche durante la settimana. Con il fatto che è lì, a pochi chilometri da Torino, non ero ancora salito con la scusa: "Tanto sul Musiné ci si può sempre andare, oggi andiamo più lontani..". Ma oggi, fallita una scialpinistica per cattivo tempo, nel pomeriggio ci siamo andati per sgranchirci le gambe.
La salita diretta lungo la cresta sud-est (la più utilizzata) è inizialmente una mulattiera, poi un comodo sentiero e solo verso la fine diventa un po' più accidentato. Il bosco di querce è stentato, mette un po' tristezza, ma l'apertura permette di godere di un'ottimo panorama (se non fosse che oggi era una pessima giornata).Sono ancora fioriti gli asfodeli che ci ricordano l'esposizione a sud in questa giornata senza sole.
Arrivati, letto qualche pezzo del diario di vetta per metà riempito con messaggi inutili o offensivi, siamo scesi dal sentiero verso nord che ho trovato naturalisticamente più interessante poiché il bosco è più sviluppato e vario.
Nel complesso è una gita che consiglio a tutti i torinesi con poco tempo a disposizione, magari con il sereno!




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