22 ago 2011

Giro del Monviso - 3° giorno (27 luglio)

refuge du Viso (2450 m) - rifugio Giacoletti (2741 m)


Contro le previsioni, all'alba non piove ancora, anzi ogni tanto si apre uno spiraglio, permettendoci di godere per qualche minuto della punta del Monviso, incorniciato dalle nuvole come in un quadro.
Ci incamminiamo speranzosi; salendo in silenzio verso il colle della Traversette veniamo avvolti da una fitta nebbia, tanto che siamo obbligati a tirare fuori le giacche per non bagnarci di condensa. Dalle indicazioni dateci il giorno prima sappiamo che il buco del Viso si trova dietro un nevaio "a forma di cuore"... ma naturalmente di cuori non ne abbiamo visti! Giunto al colle, con un po' di amarezza, comunico alle mie compagne di avventura dietro di me che non abbiamo trovato il buco e che volendo potremmo attraversarlo al contrario, una volta scesi  sul lato italiano. Poi per un paio di minuti le nuvole si aprono, permettendomi di avere una visuale d'insieme del versante e individuare i due probabili nevai che potrebbero nascondere il nostro buco. Ridiscendo in fretta il sentiero, incrociando un gruppo di romani e trovando il tunnel dietro un nevaio di circa 3 metri di spessore: si può passare attraverso il varco tra la neve e la roccia, calandosi un pochettino. Così facciamo. Alla vista del passaggio Antonella e Chiara dapprima sono timorose, ma non appena scendono dentro il buco sono esaltatissime. La lunghezza del buco del Viso è corta, ma richiede l'illuminazione delle pile perché è completamente buio.

14 ago 2011

Giro del Monviso - 2° giorno (26 luglio)

rifugio Vallanta (2450 m) - refuge du Viso (2450 m)

Partenza il prima possibile (scopriremo poi che tutti i rifugi da queste parti danno la colazione alle 7) perché le previsioni meteo prevedono pioggia nel pomeriggio: dobbiamo arrivare prima di bagnarci!
Il cielo è limpido, ma dal fondovalle salgono veloci le nuvole che sembrano rincorrerci per un po'. Appena lasciamo il rifugio siamo un po' incerti sul percorso che non è così chiaro: continuiamo quindi sul fondovalle per poi salire bruscamente arrivati al fondo. Il sentiero scelto da noi si unirà più in alto a quello "ufficiale" che sale in maniera più costante.
Dopo quasi un'oretta veniamo raggiunti da qualche gruppo di escursionisti tra i quali una coppia di Genova molto simpatica con cui faremo buona parte del percorso insieme, aiutandoci in alcuni momenti. Rimaniamo colpiti dalle  infinite fioriture di tutti i colori, ad esempio di arnica o di silene, ma soprattutto dalle stelle alpine: erano anni che non ne vedevo con tanta facilità.

6 ago 2011

Giro del Monviso - 1° giorno (25 luglio)

Castello (1603 m) - rif. Vallanta (2450 m)

L'idea di fare questo trekking è nata ad inizio estate con Chiara che poco dopo ha coinvolto anche Antonella: ecco che dal nulla si è creato un inaspettato gruppo di camminatori. Abbiamo scelto di fare quattro tappe invece di tre per prendercela più comoda (sono pur sempre ferie!) e perché i giorni precedenti la partenza sarebbero stati piuttosto stancanti per alcuni di noi.

Ci lasciamo Torino alle spalle con un sole caldo (evento raro quest'estate)  e raggiungiamo Castello per l'ora di pranzo. Avendo stuzzicato qualcosa a Saluzzo, mangiamo solamente la frutta che sembra già molle e ci incamminiamo dal sentiero che parte dal ponte posto subito dopo il rifugio Alevè (non è proprio la partenza ufficiale). La tappa di oggi risale completamente il vallone di Vallanta: lunga valle secondaria della val Varaita, con la caratteristica forma ad U delle formazioni glaciali nella parte alta. La risalita, che dura due ore e mezza circa, è accompagnata dalla presenza rumorosa e costante del ruscello che si attraversa in più punti. Il cuore si apre insieme al vallone entrando a pianPrà dove lo sguardo ha veramente troppo paesaggio da abbracciare e ci si inizia a trovare al di sotto delle prime rocce del Re di Pietra con la loro verticalità.


12 lug 2011

Moncenisio - Piccolo Moncenisio

Fatti 2 passi, tra il lago del Moncenisio e il colle del piccolo Moncenisio e risaliti fin quasi al lago delle Savine. Sono montagne aperte di grande respiro, peccato il tempo.

Lago del Moncenisio

1 lug 2011

Rododendri

La scorsa domenica, lungo il cammino di avvicinamento per Punta Chalanson (Valli di Lanzo), sono rimasto colpito dall'infiorescenza esplosa dei rododendri di un rosso/fucsia acceso e un profumo di nettare dolcissimo. Chissà le api com'erano felici!



23 giu 2011

Scampagnata fino al rifugio Benevolo


Domenica scorsa ho seguito due amici in val di Rhemes per quattro passi fino al rifugio Benevolo che è posto verso il fondo della valle stessa al cospetto delle maestose pareti verticali della Granta Parey. L'escursione è molto semplice e piacevole, il sentiero incrocia più volte la strada sterrata che porta oltre il rifugio e che permette anche ai bikers di effettuare splendide gite. Essendo ai limiti del parco nazionale del Gran Paradiso osservare la fauna selvatica è facile come bere un bicchier d'acqua: le marmotte ad esempio non sono per nulla spaventate dalla presenza umana e a volte sembra che si mettano in posa per farsi fotografare.

2 mag 2011

Il risveglio delle marmotte

Ieri, mentre salivo sci in spalla dal Pian della Mussa, ho sentito fischiare le marmotte per la prima volta quest'anno. E' stata una piacevole sorpresa, un po' come le rondini, preannunciano l'arrivo della calda stagione.
Buoni sentieri a tutti

25 apr 2011

Le Colme del monte Gregorio

(Val Chiusella)
Il ritrovo alle 3 del mattino al casello di Ivrea (partenza 2,30 da Torino) fa la sua impressione, soprattutto quando il corpo non ne vuole sapere di alzarsi dal letto.
L'idea è quella di fare un'escursione notturna con vista dell'alba dalla cima.
La salita è piacevole: il buio che ci circonda, il silenzio rotto dai nostri passi e il rumore quasi impercettibile di qualche pipistrello che svolazza. Le uniche luci, oltre alle nostre frontali, sono quella della luna che si intravede ogni tanto tra le nuvole e quelle dei lampioni (del fondovalle e della pianura eporediese) che diventano sempre più piccoli.
Saliamo costanti, la temperatura è mite, ma l'umidità ci fa sudare parecchio nonostante sia una notte di aprile. Il buio ci fa perdere a volte il sentiero nei prati abbandonati, ma la nostra guida conosce il posto e ritroviamo sempre la traccia. La nostra luce artificiale ci svela la presenza delle fioriture primaverili, tra le altre, di crocus, genzianelle e narcisi...

23 apr 2011

Musiné

Il monte Musiné, che apre la valle di Susa, è perfettamente visibile da Torino con la sua enorme croce ed è una delle gite "fuori porta" più gettonate da chi vuole tenersi allenato anche durante la settimana. Con il fatto che è lì, a pochi chilometri da Torino, non ero ancora salito con la scusa: "Tanto sul Musiné ci si può sempre andare, oggi andiamo più lontani..". Ma oggi, fallita una scialpinistica per cattivo tempo, nel pomeriggio ci siamo andati per sgranchirci le gambe.
La salita diretta lungo la cresta sud-est (la più utilizzata) è inizialmente una mulattiera, poi un comodo sentiero e solo verso la fine diventa un po' più accidentato. Il bosco di querce è stentato, mette un po' tristezza, ma l'apertura permette di godere di un'ottimo panorama (se non fosse che oggi era una pessima giornata).Sono ancora fioriti gli asfodeli che ci ricordano l'esposizione a sud in questa giornata senza sole.
Arrivati, letto qualche pezzo del diario di vetta per metà riempito con messaggi inutili o offensivi, siamo scesi dal sentiero verso nord che ho trovato naturalisticamente più interessante poiché il bosco è più sviluppato e vario.
Nel complesso è una gita che consiglio a tutti i torinesi con poco tempo a disposizione, magari con il sereno!

9 apr 2011

Mughetto

Nereggia il bosco risvegliato dal calore,
in preda all'umido primaverile.
E fra i mucchietti di terra, perle
tremano su esili piccoli ali.
I rotondi sonagli dei boccioli
sono ancora serrati e compatti,
ma il sole schiude le corolle
alle campanule di primavera.
Fasciato con ogni riguardo dalla natura,
avviluppato in una verde foglia,
cresce il fiore nella selva intatta,
fresco, fragile, fragrante.
Languisce il bosco a primavera,
donando al fiore amaro
tutto il suo profumo, tutta
la sua felice malinconia.
S.J. MARSAK, poesia russa del novecento, Feltrinelli

7 feb 2011

Report di "Una luce per Balme"

Il percorso è stato lo stesso della ciaspolata di due settimane prima, ma le differenze si sono fatte sentire. Prima di tutto la temperatura, sabato al rientro (ore 21,00 circa) ai 1480 m s.l.m. del Camussot c'erano +5 °C contro i -8° del 22 gennaio.

3 feb 2011

Una luce per Balme

A sostegno degli amici balmesi Arnica Tours in collaborazione con l’Associazione “La Piutà” propone una gita accompagnata con racchette da neve, crepuscolare, muniti di fiaccole e possibilità di cena al termine presso uno dei ristoratori del paese che per questo weekend propongono menu speciali.
Costo dell'escursione con guida escursionistica: 9.00 €, 6.00 € bambini fino ai 14 anni. Prenotazione obbligatoria: 333 75 74 567

17 gen 2011

Mezzenile - Alpe Belvedere

Tra le varie proposte di quest'inverno sicuramente è quella con il dislivello maggiore, ma la fatica è sicuramente ricompensata dallo splendido panorama che si può godere alla meta (come giustamente indica il nome dell'alpeggio!). La prima parte della passeggiata si svolge su un'antica mulattiera, intersecata da una più recente carrareccia, che porta alla chiesetta della Consolata.

Ciaspolata notturna a Balme, Sentiero Natura

Le escursioni notturne possiedono sempre un'atmosfera magica dovuta al profondo silenzio, al buio che mette in difficoltà la nostra vista rendendo così più svegli gli altri nostri sensi, come l'udito, oppure ci fa notare aspetti del mondo che di giorno non notiamo. Se poi aggiungiamo la luce fredda ed elegante della luna il mix è perfetto.

La ciaspolata sarà su un percorso ad anello semplice che attraversa boschi, borgate silenziose e pascoli innevati.

Come l'anno scorso al termine dell'escursione il ristorante del Camussot preparerà, per chi lo vorrà, un ottima cena risoratrice per concludere in allegria la serata.

4 gen 2011


Ciaspolata colle S. Giacomo di Moia - 9 gen. 11

Valle Tesso

Accesso stradale

Da Lanzo seguire le indicazioni per Chiaves, dalla piazza centrale proseguire verso monte, quindi girare a destra per Fontana Sistina o a sinistra per il colle della Croce, a seconda del punto di partenza .
Visualizza l’accesso stradale su Google Maps

Ritrovo

9 gen. 11 ore 09:00 parcheggio stazione di Lanzo a 515m

Periodo di fattibilità

dicembre - marzo (tutto il resto dell'anno senza ciaspole)

Descrizione della passeggiata

Fontana Sistina (1100m) - colle S. Giacomo (1450m)
Tempi: in salita 01:30h, in discesa 01:30h
Dislivelli: in salita 350m, in discesa 350m
Difficoltà: E
Semplice ciaspolata ad anello in salita sul sentiero dei 3 Rifugi (3 R), in discesa su strada strerrata innevata. In caso di buone condizioni di innevamento si può optare anche per l'anello con partenza dal colle della Croce. Il pranzo al sacco è previsto nei pressi della borgata di S. Giacomo di Moia.