28 dic 2009

Ciaspolare ai Monti


Avendo solo un corto pomeriggio a disposizione ho scelto come luogo per sgranchirmi le gambe e smaltire un po' di eccessi natalizi la frazione Monti, sopra Bogliano. Lascio l'auto dove comincia la strada innevata che seguo in direzione Viù . La salita è piacevole, mai dura, immersa in un silenzio assoluto che ogni tanto viene rotto dal passaggio di un aereo. Amo questi luoghi perchè sono pendii e pascoli aperti, con una bella visuale sul fondovalle, sull'inizio della val Grande e della val d'Ala, con squarci che arrivano fino alla pianura del Canavese. In un'oretta di cammino raggiungo il colle che mi permette di mettere il naso nella val di Viù e mi faccio attrarre dalle indicazioni che portano alla Cialmetta alla base dell'Uja di Calcante: il percorso quindi cambia perché entro in un bosco e lascio la strada per seguire la cresta dello spartiacque tra le due valli. I segni rossi sugli alberi mi portano fino alla cappella, ma non posso fermarmi molto perché ormai la luce sta finendo. Ripasso quindi sulle mie orme, ripromettendomi di tornare per fare un anello poiché ho visto che sono segnati altri sentieri che la mia carta non prevede, ma questa volta diversi uccelli  rompono il silenzio accompagnandomi fino alla macchina in una situazione di quasi oscurità. Per una volta ho apprezzato la pace rigenerante di una semplice camminata solitaria.


21 dic 2009

16 GENNAIO - CIASPOLATA SUL SENTIERO NATURA DI BALME


 Propongo per il pubblico un semplice percorso ad anello che permette di godere di ottimi panorami, ma anche di conoscere la storia del luogo. Sarà possibile ammirare l'abitato di Balme dall'alto, ma anche attraversare antiche borgate ricche di storia come quella de Li Fré e dei Cornetti (il più alto abitato permanente delle vallate di Lanzo): insediamento fondato nel secolo XV da minatori bergamaschi e valsesiani il primo, frazione di allevatori e in passato anche di artigiani il secondo. Si passerà quindi vicino a numerose testimonianze dell'uso di un territorio di alta montagna come gli alpeggi, una miniera abbandonata, una antica ghiacciaia, fontane e cappelle. Il sentiero si snoda in un vallone laterale piuttosto selvaggio che ospita normalmente stambecchi e camosci (può essere utile un binocolo) o aironi che pescano nelle pozze non del tutto ghiacciate. Anche gli ambienti che si attreversano non sono monotoni: dagli stretti vicoli delle frazioni si passa agli ampi pascoli innevati, dalle cascate di ghiaccio del rio Pountàt agli eleganti boschi di larici e di faggi.

20 dic 2009

Sfidato il grande freddo

Nonostante le temperature siberiane anche questo fine settimana ho organizzato con amici una ciaspolata, ma questa volta sono uscito dalle valli di Lanzo per andare all'Oasi Zegna tra Trivero e la valle Cervo in provincia di Biella nella speranza di trovare un po' di neve....ma anche qui ne abbiamo calpestata al  massimo 30 centimetri. Un bel sole ha smorzato almeno in parte l'aria polare con l'effetto di permetterci di compiere una piacevole escursione tra Bielmonte, la Rocca d'Argimonia e l'alpe Moncerchio. Il manto nevoso, costituito da uno strato farinoso incoerente spesso sopra  una crosta da vento, era attraversato da numerose impronte di lepre e di ungulati: da lontano alcuni camminamenti erano talmente utilizzati dalla fauna da sembrare il passaggio di escursionisti, traendoci così in inganno. Questa zona permette di godere di un panorama ampissimo su gran parte della pianura piemontese (oggi nascosta dalla nebbia) spaziando dalla linea delle montagne Liguri fino ad arrivare ad ammirare per bene l'imponente massiccio del Monte Rosa e ancora le alpi svizzere e lombarde.
Curiosità: questo territorio è l'habitat dell'iridescente coleottero Carabus olympiae Sella, specie protetta scoperta a metà del milleottocento che  vive solo qui (vai all'approfondimento della Regione Piemonte).
Andrea


13 dic 2009

Inizio la stagione "ciaspolante" con la classicissima delle Valli di Lanzo

Per iniziare la stagione e viste le condizioni del tempo abbiamo scelto una gita semplice e dal percorso conosciuto in modo da non sbagliare anche in caso di nuvole basse o tormenta: Pian della Mussa! Itinerario semplicissimo che risale da Balme sul versante opposto a quello della strada che nel periodo estivo porta migliaia di turisti, escursionisti o alpinisti al pianoro, punto di arrivo (per i primi) o di partenza di piacevoli giornate. Ad attenderci una forte nevicata farinosa ed avvolgente che ci imbianca subito le giacche ed i cappelli. Risaliamo lentamente, senza fretta, ricordando la stagione passata quando la neve era alta più di due metri mentre oggi ce n'è appena la quantità giusta per usare le ciaspe.

21 nov 2009

Sicurezza su terreno innevato

Con la legge regionale 2/2009 il Piemonte aggiunge regole più severe per le attività invernali in montagna allo scopo di aumentare la sicurezza. In particolare le norme più discusse sono quelle, inserite nell'articolo 30, che obbligano tutti coloro che si muovono su terreno innevato al di fuori delle piste o percorsi definiti sicuri dai singoli comuni di "munirsi di appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca, pala e sonda da neve per garantire un idoneo intervento di soccorso". Non voglio certamente mettere in discussione l'importanza di muoversi con la maggiore sicurezza possibile in montagna, ma mi rendo conto che prima ancora dei dispositivi di sicurezza bisogna utilizzare le regole del buonsenso. Purtroppo una legge non riesce a tenere conto delle sfumature della realtà che cerca di regolare e in questo caso non riesce nel difficile compito di segnare una linea di confine tra escursioni oggettivamente poco pericolose e le gite di scialpinismo. Questo potrebbe dare la falsa sensazione a chi frequenta la montagna in maniera superficiale di sentirsi al sicuro solo perchè indossa un ARVA oppure tenere alla larga coloro che vorrebbero farsi due passi nella neve, ma non intendono spendere così tanti soldi per comprarsi l'attrezzatura, magari per utilizzarla un paio di volte l'anno.

Gias dei Laghi di Sagnasse

Gias dei Laghi di Sagnasse
Segnalo una gita interessante che ho fatto a fine ottobre con alcuni amici, ai laghi di Sagnasse, val Grande di Lanzo, con partenza dalla frazione Rivotti seguendo il sentiero balcone direzione Forno Alpi Graie.
Come già avevo apprezzato in altre occasioni anche in questo tratto il sentiero balcone è un comodo camminamento che attraversa stupende borgate, affascinanti boschi e radure, permettendo di godere di un ampio panorama. La nebbia fittissima rendeva il bosco di larici, che si attraversa all’inizio del percorso, un luogo magico in cui le diritte fustaie somigliavano alle colonne di un tempio greco. Dopo quasi due ore di cammino abbiamo girato a destra per prendere il sentiero che risale il versante e in una mezz’oretta siamo giunti presso l’alpe dei laghi.