25 apr 2011

Le Colme del monte Gregorio

(Val Chiusella)
Il ritrovo alle 3 del mattino al casello di Ivrea (partenza 2,30 da Torino) fa la sua impressione, soprattutto quando il corpo non ne vuole sapere di alzarsi dal letto.
L'idea è quella di fare un'escursione notturna con vista dell'alba dalla cima.
La salita è piacevole: il buio che ci circonda, il silenzio rotto dai nostri passi e il rumore quasi impercettibile di qualche pipistrello che svolazza. Le uniche luci, oltre alle nostre frontali, sono quella della luna che si intravede ogni tanto tra le nuvole e quelle dei lampioni (del fondovalle e della pianura eporediese) che diventano sempre più piccoli.
Saliamo costanti, la temperatura è mite, ma l'umidità ci fa sudare parecchio nonostante sia una notte di aprile. Il buio ci fa perdere a volte il sentiero nei prati abbandonati, ma la nostra guida conosce il posto e ritroviamo sempre la traccia. La nostra luce artificiale ci svela la presenza delle fioriture primaverili, tra le altre, di crocus, genzianelle e narcisi...



All'arrivo alle Colme del monte Gregorio il cielo si apre e ci permette di godere di una timida alba tra la foschia e le nubi lontane.
Rimanere seduti, nel profondo silenzio della montagna osservando i profili dei versanti riprendersi i colori abbandonati ieri è valsa la fatica della levataccia. Poi, nel tempo di berci un tè caldo, la nebbia ci avvolge ed è chiaro a tutti che è arrivata l'ora di scendere. Il ritorno è quasi come percorrere un sentiero nuovo perché ora la vista può apprezzare tutti i particolari dell'ambiente che ci circonda e con calma raggiungiamo la macchina.
Grazie a David e Jane per questa perla di semplicità.

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